Ma la beatitudine del “mistico”, se è tanto maggiore quanto minore è il contenuto – la realtà oggettiva- della sua vita , non è il vuoto della coscienza, bensì un’infinita pienezza, dalla quale il mistico è interamente afferrato e plasmato, sicché l’esistenza terrena, il tempo e la decisione nel tempo non hanno, come cose finite, importanza alcuna. Qui l’uomo , con le sue ragioni, chiede di poter volare libero nel tempo del suo pensiero e di appartenerci, al netto del giusto, grato al suo mistero.

Scelta dalla natura come mamma del mondo, vive la sua presenza di volontà , speranza e desiderio, capacita la sua vita al credere del mondo un’ opportunità dove l’amore regola la realtà. Celano nei gorghi le loro code squamose, bellissimo aspetto di un canto incantevole, spinoso, ingannevole, questo le donne che ibride planano sulle ali del nulla, ferme al volo di un gabbiano noioso.

Dal latino “domna”, forma sincopata del latino classico “ domina” cioè signora, per indicare la donna le altre lingue usano ad esempio in francese “femme”, in spagnolo “mujer “, il portoghese usa “ mulher”, l’ inglese “woman” mentre il tedesco “frau” per poi continuare così sino a perdersi nelle lettere e nelle nelle culture del mondo.

Possono cambiare si, le parole, le forme , gli accenti ma quello che non muta in una donna è la forza costante di un sorriso , Lui non ha bisogno di pronuncia per essere compreso.